Home / Banner DX Home / Market review n.4 2019

Market review n.4 2019

Posted on

L’ascesa apparentemente inesorabile della Cina è spesso rappresentata come una minaccia per il benessere in Occidente. Il recente rallentamento dell’economia cinese rappresenta invece un problema per gli investitori globali.
Il mercato della Cina continentale è il secondo più grande al mondo per capitalizzazione di mercato, include azioni di società cinesi che commerciano in yuan , cosiddette azioni A. Dopo un duro 2018,  i flussi internazionali in azioni A hanno subito un’accelerazione sia per il miglioramento del sentimento nei confronti della Cina sia nei confronti dei mercati emergenti in generale. Inoltre, il clima politico è diventato più favorevole. L’allentamento della politica in Cina, tra cui l’ampia crescita del credito e lo stimolo fiscale, è particolarmente utile per le azioni A data l’attenzione dei consumatori domestici. Infine le tensioni commerciali della Cina si sono allentate. I rapporti fanno intravedere progressi negli incontri tra funzionari statunitensi e cinesi, allo stesso tempo la pausa della Fed sulla politica restrittiva ha stabilizzato il dollaro USA e le altre principali banche centrali hanno assunto un tono accomodante. Il posizionamento degli investitori globali in Cina è ancora leggero, i dati ufficiali suggeriscono che gli investitori internazionali detengono solo il 3% delle azioni A, e potremmo vedere aumentare questa cifra. In questo contesto, gli investitori stanno valutando i fondamentali che potrebbero nel breve subire un rally sostenuto e allo stato attuale non è neppure possibile escludere una significativa escalation nel conflitto tra Cina e Stati Uniti. Un ulteriore incontro tra i leader dei due Paesi potrebbe essere necessario infatti per un accordo commerciale significativo.
Il rally dei mercati è ancora più evidente nell’Eurozona, che vede da un lato alcuni indici come l’indice Purchase Manager Index al rialzo, in particolare in Francia e Germania entrambi rimbalzati dopo la debolezza dei mesi precedenti, d’altra parte l’indice manifatturiero dell’eurozona è sceso al livello più basso in quasi sei anni a 49,2. Così come l’indice manifatturiero del Giappone è sceso sotto i 50 punti, segnalando una contrazione, per la prima volta da agosto 2016.
I guadagni europei sono evidentemente rimasti indietro rispetto a quelli degli Stati Uniti per il quarto trimestre del 2018, ed il primo trimestre potrebbe ancora registrare un netto rallentamento degli utili per azione.  I bassi tassi di interesse e l’incertezza sulla Brexit stanno causando un brusco calo della fiducia nel mercato immobiliare britannico. In un tale contesto globale d’incertezza, possiamo quantomeno osservare che l’isteria che ha colpito gli investitori alla fine dello scorso anno sta svanendo mentre i mercati dei capitali hanno fatto vedere un’ampia ripresa, dalle azioni al credito aziendale.

Top